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Il Museo degli Orsanti nasce originariamente a Compiano in provincia di Parma, e solo successivamente è stato spostato a Vigoleno. Ma chi erano gli orsanti? Uomini coraggiosi, artisti musicanti e ammaestratori di animali che portarono in giro per il mondo i propri spettacoli.
Al contrario di quanto alcuni pensano, non sono un’invenzione narrativa. L’emigrazione girovaga è un fenomeno realmente esistito nelle zone dell’Appennino tosco-emiliano e ha radici remote: gli abitanti di queste aree, tra il Settecento e Ottocento, cercarono di sopravvivere grazie al commercio ambulante, lavori campestri e forestali, filatura, spettacoli di strada con animali o con esibizioni musicali.
L'immagine che si presenta al visitatore è sorprendente: grandi orsi di cartapesta, insoliti strumenti musicali, costumi di scena che narrano la storia di uomini, partiti da Compiano, che hanno vissuto una vita avventurosa errando per terre lontane.
Fra tutti gli animali che le compagnie addestravano per le proprie esibizioni, il pezzo forte era l’orso, il cui peso poteva raggiungere i 350 chili e i due metri d’altezza. Il numero più atteso era la lotta fra il domatore e la fiera che molto spesso si concludeva con la belva battuta, stesa a terra come se fosse morta, che se ne usciva dalla scena trascinata via fra gli applausi per poi riprendersi immediatamente appena sfuggita agli sguardi del pubblico.
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Castell'Arquato
E' il 1990 quando Giampiero Rigolli trasforma un antico mulino del '500 in un accogliente e elegante ristorante dotato di un ampio giardino con dehor dove poter mangiare nella bella stagione. Alle pa
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La Radice è una piccola realtà agricola sulle colline di Castell’Arquato, nata dall’unione di Ilaria e Roberto, che coltivano ortaggi biologici certificati, partendo dal seme e da una selezione accura
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