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Pertuso

Come raggiungere il punto di partenza

Punto di partenza: Farini

Per chi proviene da Milano: uscita autostrada A1 Piacenza sud, tangenziale sud di Piacenza direzione Val Nure, SP 654 R direzione Ferriere. Dall’uscita A1 a Farini 47 km

Per chi proviene da Bologna: uscita autostrada A1 Piacenza sud, tangenziale sud di Piacenza direzione Val Nure, SP 654 R direzione Ferriere. Dall’uscita A1 a Farini 47 km.

L’itinerario

La partenza ha luogo nella piazza di Farini, 436 mslm, proprio davanti alla chiesa dedicata a S. Giuseppe. Imbocchiamo la SP 654 R verso Ferriere; la strada sale in leggero falsopiano tagliando più volte il Nure, insolitamente gonfio d’acqua, fino a raggiungere la deviazione per Centenaro. Giriamo a destra ed affrontiamo così la prima salita del giro senza incontrare particolari difficoltà. Lunga quasi 4 km, qualche raro ed ampio tornante con pendenze che consentono di scaldare la gamba e guardarci attorno: boschi di faggi e castagni ancora spogli, case sparse e prati verdi ricoperti dal giallo delle bocche di leone. Le vette delle montagne più alte sono tutte ancora incorniciate dalla neve, che spicca tra le varie tonalità della vegetazione. Come sempre succede da queste parti non si vede quasi nessuno in giro; solo qualche cicloturista che come noi pedala senza fretta. Arrivati a Centenaro, 785 mslm, iniziamo una bella discesa, facile, su asfalto buono, che ci proietta in un lampo a Ferriere, 626 mslm. Sbuchiamo proprio all’imbocco della salita del Mercatello che lasciamo sulla destra, attraversando il centro del paese. Dopo il ponte sul Nure pieghiamo a destra al cartello per Canadello e lago Moo. 

La salita inizia subito con un largo tornante appena fuori paese. Anche su questa ascesa le pedalate sono facili; si continua così, anche con qualche contropendenza fino all’incrocio per Rompeggio che lasciamo alla nostra destra. Dalla montagna intorno a noi si spande il sordo rumore dell’acqua che scende tumultuosamente a valle nei piccoli rii che sembrano ribollire. Il cartello stradale che indica la pendenza (10%) ci riporta alla realtà avvertendoci che adesso si deve fare sul serio. In effetti si sale verso Pertuso, a 1020 mslm, con stretti e ripidi tornanti che ci alzano in un paio di chilometri tosti al centro del piccolo borgo montano. Nonostante la primavera l’aria è frizzantina ed il cielo gonfio di nuvole che non promettono niente di buono. Abbiamo percorso poco meno di 3 Km e l’insegna della Trattoria Cavanna è una tentazione alla quale non sappiamo resistere. Quando usciamo, rinfrancati dal caldo tepore di un’enorme stufa e da una gustosissima razione di ravioli, anche il sole tenta di aprirsi un varco.

Ritornati sui nostri passi, ripercorriamo in discesa la strada fino a Rompeggio, 816 mslm. Qui, superato il ponte sul torrente, il nastro asfaltato perde i connotati gentili e diventa un’infida traccia sterrata (con sassi) che sale a gradoni, senza possibilità di recupero. Dobbiamo tirare anche con le braccia per superare forse 1500 metri, con punte attorno al 15% per ritornare sulla provinciale. Gli ultimi metri, sterrati e bagnati dalla pioggia, ci costringono a salire a piedi per un brevissimo tratto. Una salita sconosciuta, breve e quasi clandestina: il passo Colla. Sbuchiamo a circa 900 mslm, appena sopra Gambaro, che attraversiamo dopo circa 1 km di prudente discesa causa le cattive condizioni del manto stradale con presenza di buche improvvise e pericolose.

Adesso il tragitto diventa una bella passeggiata; si lascia correre la bici, superando il bivio per Casaldonato (versione cattiva e poco conosciuta del Mercatello), arrivando ancora a Ferriere e proseguendo verso il nostro capolinea. Superiamo Perotti, le deviazioni per passo Pianazze e Groppallo e sfruttando appieno l’abbrivio della discesa in un batter d’occhio siamo davanti alla chiesa di Farini. Un piccolo giro di 50 km con 1000 m di dislivello, adatto anche a cicloturisti poco allenati, che riesce a cogliere comunque la bellezza di posti che sembrano essere stati dimenticati ma che conservano il fascino delle cose perdute.

Variazioni possibili

1) Si può partire da Bettola anziché da Farini per aggiungere 18 km e 100 m di dislivello senza particolari difficoltà se non in una subdola contropendenza poco prima dell’arrivo a Bettola.

2) Appena fuori Farini si può imboccare a sinistra la strada per Groppallo e da qui poi ridiscendere sulla SP 654 R attraverso Pastori, Frè, Chiarabini. La salita è impegnativa (8 km al 6% medio) ma regala delle belle emozioni. In totale si aggiungono al percorso originale 11 km e quasi 500 m di dislivello.

3) Nella discesa da Gambaro, prima di entrare in Ferriere, si può imboccare a sinistra la strada per Casaldonato che sale fino al passo Mercatello e da qui poi ridiscendere su Ferriere e sul percorso originale. Questa deviazione aggiunge 400 m di dislivello in 6 km e circa 14 km al percorso originale. 

Tratto da "Cicloturismo in Libertà" di Dino Schiavi e Graziano Majavacchi