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Semplice itinerario adatto anche ad escursionisti con poca esperienza, in quanto si procede quasi interamente su carrarecce o ampi sentieri sempre ben evidenti e privi di esposizione.
Le uniche difficoltà, potrebbero essere riposte in alcune brevi tratte con pendenze incisive risultando un po’ impegnative ai meno allenati. La cima del Monte Aldone, purtroppo, presenta ancora i resti di un impianto (forse relativo ad un ripetitore radio/televisivo) posto in stato di abbandono. Lungo il percorso, tuttavia, magnifici sono gli scorci panoramici che di tanto in tanto consentono di ammirare la vallata sottostante: a Nord le vicine piccole alture (Rocca D’Olgisio, Monte san Martino, Monte Sereno ed il vicinissimo Monte Bono); a Sud l’imponente Monte Penice facilmente riconoscibile per le sue numerose antenne, il Pan Perduto, la Pietra Corva, il Monte Mosso e la Costa di Lazzarello.
Nel percorso di rientro verso Cà del Diavolo, inoltre, risulta possibile volgere lo sguardo verso Nord-Est sulla Pianura Padana come se ci si affacciasse dalla finestra di casa. In conclusione l’escursione, nonostante la brevità del chilometraggio e le basse quote altimetriche (il Monte Aldone raggiunge circa 810 metri di altitudine), merita di essere proposta e percorsa per lo splendido contesto in cui ci si muove in simbiosi con la natura circostante.
Da Piacenza si procede in direzione San Nicolò e successivamente si seguono le indicazioni per Borgonovo. Una volta raggiunto il paese si svolta a sinistra per Pianello che si supera mantenendosi sulla principale. Oltrepassato Trevozzo si giunge a Nibbiano e si seguono le indicazioni a sinistra per Pecorara. Percorsi altri 4,8 Km rimanendo sempre sulla Provinciale, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Peschiera/Vallerenzo.
In pochi minuti si raggiungono le abitazioni di Vallerenzo andando a parcheggiare al termine dell’asfaltata a bordo strada o presso il parcheggio dell’ex ristorante.
Davanti all’ex-ristorante, si tiene la diramazione di sinistra in discesa (da quella di destra si farà ritorno) andando a percorrere un’ampia carrareccia sulla quale ci si mantiene sino al raggiungimento di una piccola frazione (località Ca’ della Chiesa) dopo aver ignorato un paio di bivi verso destra relativi a colture private. Giunti ad un bivio presso le abitazioni, si svolta a destra in salita costeggiando una recinzione alla propria destra. In pochi minuti si raggiunge un punto acqua segnalato da un cartello (relativo ad un percorso per mtb) dove occorre tenere la diramazione di destra procedendo sempre in lieve salita.
Due minuti più tardi si tiene sempre la destra alla diramazione successiva stavolta su pendenza decisamente più marcata. La carrareccia sulla quale si sta procedendo in poco tempo raggiunge un incrocio a “T”, presso il quale occorre svoltare a sinistra su tratta posta sempre in lieve salita.
Dopo pochi minuti, quando il sentiero tende a scendere leggermente, occorre prestare attenzione alla svolta a destra nei pressi di un prato abbandonando il percorso principale che procede diritto in direzione di Montemartino. Al termine del prato il sentiero tende a restringersi lievemente rimanendo comunque sempre evidente ed inequivocabile.
Si prosegue diritto quando si incrocia un sentiero proveniente da sinistra così come occorre fare con quello successivo segnalato come percorso per mtb (tabella arancione). Dopo un riposante tratto in saliscendi si giunge ad un grande pianoro dove sono presenti tavoli in legno con panche ed una grossa tabella indicante tutti i percorsi per mtb ottimamente tracciati dall’Associazione dei “Cinghiali della Val Tidone”.
Effettuata una breve sosta si riparte andando diritto facilitati anche dalla presenza di una tabella Cai indicante la vetta relativa al sentiero n°217. Dopo un’ultima tratta con pendenze significative, si giunge alle pendici della cima dove occorre effettuare una deviazione a sinistra di 5’ per raggiungere la vetta dell’Aldone tenendo conto che occorrerà successivamente ritornare sui propri passi sino al bivio in cui ci si trova. Di ritorno dalla cima, si svolta ovviamente a sinistra proseguendo nella direzione di rientro mantenendosi sempre sull’ampia carrareccia anche quando il sentiero n°217 si stacca verso destra in leggera salita.
Dopo un tratto di discesa un po’ ripido e dissestato si confluisce nell’asfaltata dove occorre svoltare a destra per circa 200 metri sino al raggiungimento del Passo di “Cà del Diavolo” incrocio di numerosi sentieri. Giunti al Passo si svolta a destra sul sentiero che procede in discesa (relativo sempre ad un’ampia carrareccia), presso il quale ci si manterrà sino alla conclusione dell’anello. Raggiunta la diramazione di inizio itinerario dopo circa una ventina di minuti di cammino, è sufficiente andare diritto per pochi metri ritrovando l’automobile.
Percorso a cura di Daniele Mazzeo
Scarica la traccia da Wikiloc
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