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Il Grana Padano è il pregiato formaggio italiano DOP a pasta dura e cotta e a maturazione lenta, di cui il territorio piacentino è eccellente produttore.
In realtà sono 32 le province dell’Emilia-Romagna, della Lombardia, del Piemonte, del Trentino Alto Adige e del Veneto in cui esso nasce e che prevedono tutte le fasi della filiera produttiva (allevamento e mungitura delle bovine, raccolta e trasformazione del latte in formaggio, stagionatura, eventuale grattatura) nella zona di origine.
I produttori piacentini del Grana Padano attraversano tutto il territorio, dalle colline della Val Tidone fino alla Bassa, e hanno l’importante compito di garantire il rispetto della ricetta tradizionale, secondo quanto indicato nel Disciplinare di Produzione e necessario a raggiungere l’elevata qualità di ogni forma. Un valore aggiunto per la produzione piacentina è proprio dato dalla diversa tipologia degli allevamenti, che vanno dalle prime propaggini appenniniche fino alle rive del Po.
Il Grana Padano nasce nel Medioevo a Chiaravalle della Colomba dall’esigenza di riuscire a conservare a lungo la grande disponibilità di latte, di molto superiore al fabbisogno della popolazione; la cottura del latte, l’aggiunta di caglio e in seguito la salatura danno così vita al rinomato formaggio, che sembra acquistare sempre più sapore via via che passa il tempo. Sotto l’attenta guida dei monaci di Chiaravalle cominciano a diffondersi alcune figure professionali nuove, i casari, esperti appunto nell’arte della produzione del formaggio.
La fama del Grana prodotto nella zona padana si consolida nel tempo e ben presto esso diventa un formaggio pregiato protagonista sia dei banchetti rinascimentali, sia della gente di campagna, grazie alle proprietà nutritive, alla lunga conservazione e alla non alterabilità delle sue caratteristiche alimentari e di gusto. Con il passare del tempo il metodo produttivo si diffonde sempre più, tanto da diventare uno dei pilastri dell’economia agricola.
Nel 1954 nasce il Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano e nel 1996 ottiene dall’Unione Europea il riconoscimento DOP – Denominazione di Origine Protetta.
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