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Il Vin Santo di Vigoleno è un vino a denominazione di origine controllata, dal colore dorato, l’odore intenso e un sapore dolce e corposo.
Le operazioni di vinificazione, di invecchiamento, di imbottigliamento e di affinamento in bottiglia devono essere effettuate solamente nell’interno del territorio del comune di Vernasca e seguire regole ferree.
Pare che il nome “Vin Santo” sia dovuto al fatto che la pressatura delle uve in passato veniva realizzata nella settimana antecedente al Natale. Il nome stesso del borgo di Vigoleno sembra sia legato, secondo alcune fonti storiche, al latino “Vicus Lyaeo”, ovvero villaggio di Bacco, prova dell’antica tradizione viticola della zona.
Le prime testimonianze dell’esistenza del Vin Santo risalgono al 1539 in un estratto dell’inventario del castello. Dal XIX secolo fino all’inizio del Novecento la parrocchia di Vigoleno regolava la trasformazione e la distribuzione del prodotto; i parrocchiani lo adoperavano unicamente nelle messe ed in occasioni speciali come battesimi, cresime e matrimoni.
Con il passare degli anni la tradizione che vedeva la parrocchia come centro di produzione del Vin Santo svanì e per questo i viticoltori della zona cominciarono ad usare le proprie uve, attraverso le stesse metodiche adoperate dalla chiesa negli anni precedenti, con la sola differenza che i viticoltori ne facevano uso per le feste di famiglia e cerimonie importanti.
Nel 1998 il Vin Santo fu iscritto alla DOC “Colli Piacentini” con il nome di “Vin Santo di Vigoleno” regolamentato attraverso un disciplinare di produzione molto rigido riguardo le uve per la sua produzione. Nel 2008 nasce infine un organismo di tutela e salvaguardia del prodotto, l’Associazione del Vin Santo di Vigoleno DOC.
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