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La pancetta piacentina fa parte del tris d’assi dei Salumi Piacentini DOP. La qualità che li contraddistingue è figlia della storia: tracce della presenza di maiali nel nostro territorio risalgono ad un millennio prima dell’era cristiana. Nei primi decenni del Settecento i salumi fecero breccia anche in Francia e Spagna per merito dell’abile diplomatico cardinale Giulio Alberoni, che usava le eccellenze della sua terra natale per guadagn...
La preparazione del salame piacentino ha inizio con la macinatura delle parti magre e grasse del maiale, fatta in maniera piuttosto grossolana. Il tutto viene condito con sale, pepe, aglio, vino e zucchero. Si infila poi l’impasto in un budello naturale e lo si pone a stagionare, in ambienti a temperatura controllata, al di sotto dei 20°C, per almeno un mese e mezzo. La durata dipende dalla grandezza del salame, che varia dai 400 grammi al chilogrammo di peso. ...
Se gli anolini si configurano come la più alta espressione della cucina ricca piacentina, i pisarei sono certamente il piatto più rappresentativo della cucina povera di cui oggi si parla spesso, soprattutto riferendosi al passato quando si cucinava con quello che c’era più che con quello che piaceva: si realizzano infatti con farina e pane raffermo. Alla parola “pisarei” vengono attribuite due possibili origini: una storpiatura del term...
Nella nostra provincia si coltiva un’ottima zucca, la Beretta Piacentina, in dialetto Bertina. Si tratta di una varietà a ciclo vegetativo tardivo, particolarmente adatta per la conservazione invernale. I frutti, di grosse dimensioni, sono di forma appiattita con la superficie bugnosa, di colore verde piombo, priva di turbante o appena accennato nella parte inferiore. La polpa soda e asciutta si presta a molteplici preparazioni come tortelli, gnocchi, risotti, m...
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