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Villa Raggio, un tempo nota come Villa Fortunata, venne fatta costruire alla fine dell’Ottocento da un esponente della ricca famiglia Raggio, originaria di Genova e legata a compagnie di navigazione e cantieri.
Negli anni successivi la proprietà fu ampliata mediante nuove acquisizioni e venne completato il disegno del parco, con la creazione di filari e angoli ombrosi per la sosta e l’impianto di esemplari arborei isolati di particolare pregio ornamentale.
Oltre agli edifici presenti sulla strada a est della villa (stalle e alloggi di servizio oggi trasformati in abitazioni), a fine Ottocento venne costruita una serra per ospitare le piante esotiche del giardino durante l’inverno.
L’arredo del giardino comprendeva statue femminili, una raccolta di grandi vasi e una vasca con giochi d’acqua nei pressi della villa. Lungo i vialetti lastricati con ciottoli bianchi erano disposte panchine e lampioni in ghisa decorati con stemmi.
Nella prima metà del ’900 la villa ospitò personaggi illustri come il duca d’Aosta e il principe Umberto di Savoia. Durante la Seconda guerra mondiale la villa e gli edifici rurali annessi furono requisiti dall’esercito tedesco, ma tornarono nelle disponibilità della famiglia Raggio al termine del conflitto.
Verso la fine del ’900, dopo alcuni decenni di abbandono, la villa e il parco sono divenuti di proprietà pubblica. In seguito l’amministrazione comunale si è fatta carico del recupero del complesso: i lavori di restauro sono stati avviati nel 1998 e nel 2003 la villa e il parco sono stati aperti al pubblico. Le belle sale decorate della villa sono divenute luogo di eventi culturali, mostre e conferenze e dal 2009 nell’edificio è stata trasferita la biblioteca comunale.
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