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Il Museo della rosa nascente

La passione per le rose della proprietaria Rita Gibelli nasce quando viveva ancora a Milano, grazie a una rosa gialla che curava nel giardino di casa, e che una volta trasferitasi a Gropparello ha deciso di circondare con altri esemplari acquistati nella zona di Grosseto. Anno dopo anno, la passione aumentava fino a trasformare un piccolo angolo fiorito in un percorso tra giardini terrazzati che scendono verso il torrente Vezzeno, e che oggi vengono identificati come “Il Museo della rosa nascente”. 

Fisicamente il museo si estende in tutto il parco del Castello ed al momento conta 17 roseti, e di esso fanno parte anche quelli presenti nel cortile d’onore all’interno delle mura medievali; i roseti sono stati installati con piante complementari per forma e colori:  iberis sempervirens, liquirizia, santoreggia, lavanda, peonie e  buddleie. Oggi il giardino conta 1200 piante di rose con oltre 125 varietà.

 


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