Raccontare il Medioevo
Chissà se chi ha dato vita al borgo immaginava che il proprio lavoro avrebbe sfidato i secoli e riempito di stupore chi oggi visita Castell’Arquato e ne percorre le stradine acciottolate. Senza dubbio la Rocca Viscontea è la costruzione più riconoscibile: le torri, ben visibili anche da lontano, dominano il paesaggio dalla collina.
Eretta per volontà di Luchino Visconti tra il 1342 e il 1349 sulle fondamenta di una preesistente struttura, la proprietà passò nel ‘400 agli Scotti e successivamente agli Sforza che la tennero sino al 1707, anno nel quale viene inglobata nel Ducato di Parma e Piacenza.
La Rocca racconta un aspetto fondamentale della vita del medioevo: la difesa militare. Le proporzioni sono infatti straordinarie: si erge sulla valle come un gigante, quasi tutto a mattoni a vista, cinto da un largo fossato e sormontato da merli a coda di rondine.
È un edificio singolare: l’impianto costruttivo non ha precedenti nelle terre piacentine. Non è un castello-residenza dove trovava spazio anche la dimora del signore, ma esclusivamente un edificio bellico!
Della costruzione originale rimane solo la struttura perimetrale esterna; l’interno, completamente svuotato, non offre elementi sufficienti a un corretta lettura dell’architettura originaria.
In origine la Rocca aveva tre ingressi muniti di ponte levatoio, ma oggi l’unico rimanete è posto alla base del mastio, sul lato che fronteggia la piazza: è un ponte in muratura per oltrepassare il largo fossato che cinge la struttura.
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