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Castello di Sarmato

Sarmato non è solo un paese di Santi: dallo stemma stesso del paese della Val Tidone si evince che quello di Sarmato fu un destino di nobiltà e valore. Simbolo di questo glorioso passato è il meraviglioso castello del paese, considerato uno dei più belli di tutta la provincia di Piacenza. Questa roccaforte è una testimonianza storica importante sia dal punto di vista dell'arte della costruzione dei castelli, dato che l'edificio è stato conservato con cura nei decenni, sia della vita e dell'impronta sociale che a quel tempo veniva data a castelli e borghi.

Provenendo da Piacenza sulla strada statale che da Genova portava a Trieste, oltrepassato il torrente Tidone, si entra nel territorio del comune. Sul bordo del vecchio letto del Po si affaccia l'imponente mole del castello costruito nel tredicesimo secolo sui resti di una preesistente torre longobarda. Distrutto e poi ricostruito, fu proprietà dei Seccamelica, dei Pallastrelli e, infine, degli Scotti di Sarmato, Fombio e Vigoleno che lo tennero fino al Settecento quando passò, per via ereditaria, all'attuale famiglia dei conti Zanardi Landi.

Nato per difendere Piacenza dalle incursioni lombarde, venne poi gradualmente ristrutturato ed adibito a nobile dimora della famiglia ed a luogo di amministrazione dei vasti possedimenti nelle terre di Sarmato e Castelsangiovanni. 

E' tuttora abitato dalla famiglia del conte Carlo Pietro Zanardi Landi ed è ancora completamente arredato secondo il gusto prevalente in epoca barocca. Conserva tracce evidenti della prima costruzione trecentesca a cui seguirono ingrandimenti poderosi fino ad inglobare il circostante borgo con una imponente cinta muraria e relativo fossato oggi scomparso.

Tre sono gli accessi al borgo protetti da costruzioni difensive. L'ingresso principale è a sud, protetto da un rivellino merlato con due archi, uno per il passaggio pedonale e l'altro, a sesto acuto, per quello carrabile che erano dotati di ponte levatoio. Gli altri due accessi fortificati si trovano uno ad est, ospita il municipio, e l'altro ad ovest chiamato la rocchetta. 

La rocchetta, situata nel lato nord del castello, era l'antica sede del presidio militare e delle prigioni ed era un tempo unita alla struttura principale ed alla ridotta fortificata, ora sede del Comune. Dalle mura nord si ha una vista grandiosa sulla pianura che, nelle giornate di cielo sereno spazia fino alle colline di San Colombano nel lodigiano. Durante la stagione estiva viene aperto alle visite la domenica ed è possibile accedervi anche su prenotazione da parte di comitive organizzate.


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