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La leggenda vuole che presso Montebolzone si sia accampato Annibale, arrivato qui nel 218 a.C. alla vigilia della battaglia della Trebbia. Del Medioevo abbiamo notizie più certe: il castello fu distrutto nel 1243 per ordine di Federico II e poi passò di famiglia in famiglia in un susseguirsi di rivolgimenti politici, sino agli Scotti che lo acquistarono nel XIX secolo.
Dell’originaria formazione, di cui non è dato conoscere la conformazione completa, resta oggi un possente mastio di circa venti metri su cui corre un motivo a dente di sega. Accanto alla torre spicca il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta, costruito nel 1928.
Recentemente la Torre di Montebolzone è stata sottoposta a un restauro completo, che si è aggiudicato il Premio Gazzola nell’edizione 2019. Il riconoscimento è stato consegnato a Spigaroli e Malvisi, artefici dell’intervento architettonico e strutturale, e alle proprietarie, le sorelle Licia, Margherita e Danila Gardella: nel 2007 hanno ereditato l’antica torre che versava in condizioni precarie, intraprendendo l’impegnativo restauro che ne ha scongiurato il crollo e salvando quindi uno degli elementi del sistema di fortificazioni che caratterizza il paesaggio della nostra provincia.
Oggi la Torre è visitabile solo esternamente.
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