Fu edificata secondo il progetto di Alessio Tramello (1522-28) su una chiesa preesistente. Inizialmente contraddistinta dall'imponente tiburio centrale e dalla lanterna, presentava in origine una pianta a croce greca. Già nella seconda metà del Cinquecento venne aggiunto il coro per rispondere a nuove esigenze liturgiche. La struttura esterna, realizzata in cotto, presenta nitidi volumi dalle linee armoniose. L’interno, ricco di opere d'arte, è altre sì impreziosito da un importante ciclo di affreschi di Giovanni Antonio Sacchi detto il Pordenone, che vi lavorò dal 1528 al 1539. Alla sua morte l'opera venne ultimata da Bernardino Gatti detto il Sojaro. Gli affreschi rappresentano La nascita della Vergine, L'adorazione dei Magi, I pastori al presepio, Fuga in Egitto e Storie di S. Caterina d’Alessandria nelle cappelle laterali, e un complesso programma iconografico raffigurante temi del Vecchio e Nuovo Testamento sulla cupola.