La cattedrale, splendido esempio di romanico emiliano, fu iniziata nel 1122 e conclusa nel 1341. L'interno è a tre navate con ampio transetto e grandioso tiburio centrale. Sulla facciata in marmo e arenaria si aprono tre portali sormontati da protiri, con decorazioni raffiguranti telamoni e scene della vita di Cristo, sia sul portale di destra, attribuito allo scultore Nicolò, sia su quello di sinistra assegnato alla scuola di Wiligelmo. Sul protiro centrale è raffigurato il ciclo dello zodiaco realizzato dagli stessi autori dei due portali laterali. All'interno della chiesa su alcuni pilastri soro collocati bassorilievi raffiguranti le corporazioni artigiane medioevali che contribuirono alla costruzione della cattedrale: i paratici. Frammenti di affreschi tre-quattrocenteschi decorano pareti e pilastri, mentre nel presbiterio gli affreschi, dedicati alla Vergine, sono di Camillo Procaccini e Ludovico Carracci. La decorazione più importante e scenografica è quella della cupola centrale che rappresenta il ciclo dedicato ai profeti, iniziato dal Morazzone a partire dal 1625 e finito dal Guercino. Sopra l'altare si trova l'importante poIittico ligneo di Antonio Burlengo e Bartolomeo da Groppallo (1447); accanto ad esso il coro intagliato con i motivi del gotico fiammeggiante (XV secolo). Nella cripta sono conservati i resti di S. Giustina ,santa protettrice di Piacenza. Sulla guglia del campanile trecentesco svetta un angelo rotante in rame dorato dello stesso periodo. Curiosa è la gabbia in ferro, collocata su un lato del campanile nel 1495 per ordine di Ludovico il Moro, come monito peri malfattori.