Per scoprire gli eventi del gusto visita la sezione
Borghi »
Castelli »
Palazzi »
Parchi e giardini »
Chiese e santuari »
Musei »
Teatri »
Siti archeologici »
Piazze e viali »
Opere d'arte »
La città »
Botteghe storiche »
Artigianato »
Bar e locali »
Val Nure »
Val Trebbia »
Val d'Arda »
Val Tidone »
Bellezze Naturali »
Cicloturismo »
Escursionismo »
Arte e storia »
Operatori del turismo »
Alberghi »
Ostelli »
Agriturismi »
Campeggi »
Salumifici »
Cantine ed enoteche »
Birrifici »
Caseifici »
Aziende agricole »
Gelaterie »
Pasticcerie »
Panetterie »
Gastronomie »
Vedi tutti »
Altre ricette »
Trattorie »
Ristoranti »
Cucina etnica »
Cucina vegetariana e vegana »
Pizzerie »
Bar »
Salumi »
Vini »
Formaggi »
Frutta e ortaggi »
Pasta fresca »
Specialità »
Accedi »
Pregevolissima, per numero e qualità dei pezzi, è la collezione di arazzi lasciata dal cardinale. Si tratta di diciotto capolavori, suddivisi in tre serie diverse: gli otto pezzi della Serie di Enea e Didone, gli otto pezzi della Serie di Alessandro Magno, e infine i due arazzi più antichi e preziosi, quelli della cosiddetta Serie di Priamo. Nell’insieme è certamente una delle collezioni più importanti d’Italia.
La serie di Alessandro Magno
Si tratta di otto pezzi tessuti forse dal fiammingo Jan Leyniers (1630-1686) nella seconda metà del Seicento, su cartoni di Jacob Jordaens, uno dei più importanti seguaci di Rubens.
Di questi arazzi abbiamo poche notizie, anche l'arazziere e il cartonista non sono certi. Sappiamo però che raffigurano la narrazione delle 'Storie di Alessandro Magno', tratte quasi sicuramente dal De rebus gestis Alexandri Magni di Quinto Curzio Rufo.
A seguito di un lungo e impegnativo intervento di restauro i due arazzi raffiguranti Alessandro in una foresta uccide un leone e Alessandro caduto nel fiume Cidno viene salvato dai suoi, collocati sul lato corto della sala, sono ora perfettamente apprezzabili in tutta la loro ritrovata bellezza.
La serie di Priamo
È la serie più antica e dalle dimensioni eccezionali, quasi quattro metri d'altezza, per cinque e mezzo di lunghezza. Sono stati tessuti a Bruxelles, intorno al 1520, da un arazziere che è stato variamente identificato dagli specialisti, ora in Pieter de Pannemaker, ora in Pieter Van Aelst, noto anche per aver tradotto i celebri cartoni di Raffaello per gli arazzi destinati alla Cappella Sistina. Il Cartonista è invece Jan Van Roome, artista della corte di Margherita d' Austria, attivissimo pittore e disegnatore per arazzi, vetrate e sculture a Mechelen e a Bruxelles nei primi anni del Cinquecento.
La serie di Enea e Didone
Leggendo l’inventario dei beni lasciati dall’arazziere Michiel Wauters, morto ad Anversa il 26 agosto 1679, risulta che egli aveva tessuto quattro volte la storia di Didone ed Enea in otto pezzi e che solo una delle riproduzioni giaceva nella sua bottega di Anversa, mentre le altre erano state depositate per la vendita a Vienna, Roma e Lisbona. La serie di Roma era nelle mani del mercante Antonio Verpennen ed è perciò plausibile pensare che sia proprio questa quella acquistata diversi anni più tardi dal cardinale Alberoni per ornare il proprio palazzo romano. Il disegno invece, è di Gian Francesco Romanelli (1610-1662) pittore viterbese che si formò a Roma, con il Domenichino e poi con Pietro da Cortona, con cui collaborò in alcune opere romane. Gli otto arazzi raffigurano, in un linguaggio barocco di grande effetto, gli episodi salienti della tragica vicenda della regina cartaginese innamorata di Enea, estrapolati dal libro I dell' Eneide di Virgilio.
La città
Come ogni prima domenica del mese, tutte le sezioni dei Musei Civici di Palazzo Farnese saranno visitabili al costo complessivo di 1,00 €. I musei saranno regolarmente aperti dalle 10.00 alle 18.00 e
A partire da venerdì 10 gennaio, il Mercato Coperto di Campagna Amica, situato in via Farnesiana 17 a Piacenza, accoglierà i visitatori ogni giorno per la pausa pranzo, nei pomeriggi di martedì e vene
Voluto dal Cardinale Giulio Alberoni, primo ministro del re Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, ne venne iniziata la costruzione nel 1733, sull'area di un preesistente Ospedale degli Incurabi
La chiesa di Sant'Anna è un monumento caratteristico di architettura gotica padana. Nel XII secolo era un monastero affidato agli Umiliati; secondo la tradizione, il complesso monastico avrebbe ospita
Il giardino venne fatto realizzare dal conte Giacomo Costa nella prima metà dell’Ottocento; Costa possedeva un palazzo signorile nella vicina via Roma e incaricò Giovanni Motta di creare un giardino i
Palazzo Costa è la più famosa dimora di Piacenza e occupa questo intero isolato in via Roma; la facciata è un capolavoro del rococò negli stucchi e nei balconcini in ferro e fa da quinta architettonic
Straordinario esempio di residenza signorile del Rinascimento, Palazzo Landi venne edificato alla fine del Quattrocento per volontà di Manfredo de Lando detto il Magnifico, discendente di una delle pi
La chiesa di Sant' Agostino sorge sullo Stradone Farnese, ed è la chiesa più imponente della città, l'unica composta da cinque navate. Edificata, insieme al convento, a partire dal 1550 rappresenta un
E' una delle piazze più importanti della città. Nel periodo medievale era il centro della vita civile, religiosa ed economica della città; qui passava il collegamento tra la via Postumia (verso Pavia)
Il Palazzo delle Poste, situato in via Sant’Antonino, fu costruito nel 1911 per la sede della Banca Cattolica, progetto dell’ingegnere Ettore Martini, e ha una facciata molto particolare: è un sussegu
Piacenza
L' Hotel City è un albergo a 3 stelle superior insignito del Prestigioso Marchio "Ospitalità Italiana", ristrutturato nel 2019. Un hotel raffinato e dotato di ogni comfort che farà sentire il cliente
Il ristorante brasiliano Espeto Corrido, in un ambiente semplice e piacevole, ha un menù caratterizzato soprattutto da piatti a base di carne, proposta in modi diversi. Alle pietanze si possono abbina
Erasmo, titolare della pizzeria il Veliero, propone una pizza dagli ingredienti naturali e dai sapori genuini come tradizione insegna. L'impasto, proposto anche con farina integrale, è rigorosamente
Il ristorante Il Germoglio in Tavola è un ristorante cittadino, dove gustare piatti deliziosi circondati dalla natura in un ambiente ospitale e accogliente. La cucina, proposta dallo chef, sposa tradi
Food Love, ristorante-gastronomia vegano, è un locale dall’ambiente confortevole e dall’arredamento curato. A pranzo, si può scegliere il menù dal banco gastronomia tra le pietanze della giornata, co
Accogliente caffetteria nel cuore del quartiere storico di via Roma, nata inizialmente come latteria in via Tibini, il Bar Ma Maison è il posto giusto in cui iniziare la giornata con una gustosa colaz
Ristorante a conduzione familiare, l'Antica Trattoria Dell'Angelo, si trova a due passi dal centro della città di Piacenza. Il locale, confortevole e accogliente, propone pietanze tipiche della tradiz
Il ristorante peruviano Don Teo, alle porte del centro storico, è un ambiente famigliare e semplice. Il menù offre principalmente pietanze a base di carne o verdure, ma c’è anche la possibilità di gus
Ernest Hemingway, figura mitica e a volte mitologica di scrittore, ricordato per aver scritto pagine immortali e per aver ingerito litri e litri di mojito: cosa lega il premio Nobel statunitense alla
È la tipica ciambella piacentina, il dolce di tutte le stagioni che veniva abbinato, nelle grandi occasioni, allo zabaglione, ma più comunemente accompagnato da un bicchiere di Malvasia dolce frizzant
Giulia, affascinante amante della bicicletta e fotografa amatoriale, e Andrea, il suo amico di penna, piacentino fino all’osso e dall’inconfondibile “erre” nostrana, decidono finalmente di incontrarsi
Un viaggio nel piacentino, pianificando l’itinerario seguendo i percorsi naturali tracciati dai fiumi, è forse il modo più suggestivo per scoprire le bellezze e le atmosfere di un territorio che, pur
La "Pistà ad grass" è una pasta ottenuta battendo il lardo con prezzemolo, aglio e sale. La pistà ad grass è una vera prelibatezza, ottima su crostini caldi e croccanti di pane o di polenta. Le dosi n
Ingredienti per 6 persone Pasta - 600 gr farina bianca - 6 uova intere - sale q.b. Per il ripieno - 600 gr ricotta romana - 1 uovo + 1 tuorlo - 100 gr grana grattugiato - 300 gr spinaci - noce moscata
Ingredienti per 6 persone Ripieno - 1 kg di stracotto di manzo - gr 500 formaggio grana: metà stravecchio (30 mesi) e metà più giovane (12-18 mesi) - gr 250 pane grattugiato - noce moscata - 2 uova in
Grazzano Visconti, per quanto tipica manifestazione di villaggio medioevale, non ha quei grossi debiti di riconoscenza verso gli uomini del Medioevo. All'inizio del Novecento infatti la località di Gr
Accedi al servizio di Scopri Piacenza