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C’è un elefante in Val Trebbia, e non si tratta di un animale soggiornante in uno zoo piacentino sconosciuto ai più. No, questo elefante lo avete sotto agli occhi quasi tutti i giorni, anche se non ve ne accorgete. Magari avete persino camminato tra le sue zampe, avete ascoltato i suoi respiri tra gli alberi, ne avete avvertito la presenza durante un’escursione tra le macchie verdi delle colline della valle. Attenzione però, è un gigante buono, ma che non va svegliato: il suo sonno infatti dura da secoli, e visto che da tanto dorme così placidamente, perché disturbarlo?
Surus, l’elefante che quando Annibale calò nel piacentino fu in grado di sopravvivere alle gelate e alla Battaglia della Trebbia, lo scontro che vide contrapporsi le truppe di Annibale a quelle guidate dal console romano Tiberio Sempronio Longon nel 218 a.C.
Surus, che trasportò il comandante cartaginese fino al Trasimeno, tornò poi nella bella Val Trebbia, stendendosi tra le colline ed addormentandosi.
Solo l’occhio esperto del fotografo Paolo Guglielmetti riuscì, nel 2009, a catturarne il profilo. Da allora Surus, che con la sua schiena forma una collina e le cui zampe e proboscide formano delle suggestive anse fluviali, dorme sotto Cerignale, a guardia del fiume e a protezione degli abitanti del luogo.
Cerignale
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