Festival del pensare Contemporaneo - Programma 19 settembre

Ore 17.00 - 18.30: A VOLTE ANCHE IL CIELO SI COMMUOVE - Parata dal Cortile di Palazzo Farnese a Piazza Cavalli.

La Parata del Cielo Trasportabile, pensata per inaugurare il Festival del Pensare Contemporaneo a Piacenza, è un evento interattivo e immersivo. Partendo dal Cortile di Palazzo Farnese, attraverserà le vie cittadine per raggiungere Piazza Cavalli, offrendo lungo il percorso spettacoli e momenti di intrattenimento.

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Ore 18.30 - 21.00: VIVERE LA MERAVIGLIA TRA STUPORE E SPAVENTO - Apertura del Festival.

Il Festival del Pensare Contemporaneo accoglie il pubblico con una serata inaugurale densa di stimoli, che unisce musica e poesia per suscitare riflessioni e meraviglia. Andrea Colamedici, direttore filosofico del Festival, guiderà un dialogo con prestigiosi musicisti e artisti, ciascuno con la propria visione del mondo contemporaneo espressa attraverso diverse forme artistiche. Questo primo incontro rappresenta un invito a immergersi in un flusso di idee, suoni e parole che definiscono il festival, fondendo vari linguaggi artistici per esplorare e comprendere la nostra epoca.

Con la partecipazione di Katia Tarasconi e Alessandro Fusacchia

Il programma comprende dialoghi e concerti filosofici condotti da Andrea Colamedici e Maura Gancitano, con la partecipazione di Arisa, Chiara Valerio, Dargen D’Amico, Murubutu, Paolo Di Paolo, Pier Cortese e Roberto Angelini.

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Ore 21.00 - 22.00: UNGUIBUS ET ROSTRO - Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza presenta la nuova stagione.

Durante la serata, verranno introdotti gli atleti e svelata la nuova maglia, che come ogni anno, omaggia un simbolo di Piacenza. L'evento, condotto dalla giornalista sportiva Federica Lodi e con la partecipazione del campione Andrea Zorzi, offre un'opportunità unica per vivere l'entusiasmo della nuova stagione e celebrare l'orgoglio di rappresentare Piacenza a livello nazionale.

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Ore 21.30 - 23.00, Teatro Gioia: LITTLE BOY - Storia incredibile e vera della bomba atomica.

"Little boy" - tradotto letteralmente "ragazzino" - è il nome in codice della bomba atomica sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945. Con un sarcasmo atroce, si è scelto un soprannome affettuoso per un'arma che causò una delle più grandi tragedie della storia: 166.000 vittime. Questa storia è pervasa da contrasti estremi, che vanno dalla fisica quantistica all'esplosione stessa.

Essa è un intreccio di ironia e orrore, precisione scientifica e casualità assurda, genio e follia, con domande che trovano risposte e altre che non ne hanno affatto.

È anche popolata da "little boys", cioè giovani prodigi: Niels Bohr, che da studente stupisce il suo professore con una risposta apparentemente sconclusionata; Werner Heisenberg, che a soli 21 anni è già collaboratore di Bohr e vince il premio Nobel a 31; e Enrico Fermi, che a 14 anni dimostra una mente straordinaria leggendo un complicato trattato di fisica del 1800, scritto in latino e lungo 900 pagine.

Lo spettacolo è a cura di Roberto Mercadini, con musiche di Dario Giovannini.