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21 settembre 2024
Piacenza
Ore 10.30 - 11.30
Palazzo Rota Pisaroni: DISORDINE SPARSO - I demoni della geopolitica contemporanea.
Partendo dall'ultimo libro di Manlio Graziano, Disordine Mondiale, si analizzeranno le dinamiche che ridefiniscono il panorama geopolitico, tra il declino delle potenze tradizionali e l'ascesa di nuovi attori globali. Il dialogo esplorerà le cause del caos contemporaneo e l'impossibilità di un ordine mondiale, evidenziando come l'ansia sociale e le tensioni identitarie influenzino le scelte politiche globali.
Dialogo tra Manlio Graziano e Mattia Ferraresi, condotto da Chiara Piotto.
***
Palazzo Gotico: EROTICA DEI SENTIMENTI - Per una nuova educazione sentimentale.
L'educazione sentimentale è spesso confusa con buone maniere e regole sociali, anziché essere vista come una possibile soluzione alla violenza di genere. Questo fraintendimento porta a critiche e rifiuti. L'incontro con Maura Gancitano e Lella Costa esplorerà come questa educazione possa sollevare importanti questioni su etica, relazioni e conflitti, e come un dibattito autentico possa promuovere maggiore consapevolezza su emozioni, sentimenti e rispetto reciproco. Evento a numero chiuso. Accedi per poter partecipare.
Teatro Gioia: COSA RESTERÀ DI UMANO IN UN MONDO ARTIFICIALE?
Con l'avanzare dell'intelligenza artificiale, sorgono interrogativi su ciò che distingue l'intelligenza umana da quella artificiale e se l'umano resterà sempre "un passo avanti". Si discuterà se l'IA rappresenta solo una grande bolla o se potrebbe influenzare profondamente la responsabilità individuale, l'organizzazione sociale e il nostro senso di unicità e valore.
Dialogo tra Luca Bolognini e Teresa Numerico, condotto da Sabina Minardi.
Ore 10.30 - 12.00, Sala dei Teatini: TRA FALSI MITI E REALTÀ - Innovazioni in agricoltura nel XXI secolo.
Le tecnologie emergenti stanno trasformando ogni settore, incluso l'agricoltura, dove l'innovazione potrebbe avere un impatto particolarmente significativo. È essenziale distinguere tra vere trasformazioni e falsi miti per comprendere come queste innovazioni contribuiscano a rendere il pianeta più sostenibile, considerando nuovi equilibri ecologici e sociali e le esigenze alimentari di una popolazione in crescita.
Dialogo tra Katharina Unger, Marco Trevisan e Stefano Masini, condotto da Tommaso Tetro.
Ore 10.30 - 12.30, XNL Piacenza: ESISTONO I GIOVANI EUROPEI? - Attivismo, volontariato e il futuro di un continente.
In momenti storici di cambiamento, i giovani sono spesso chiamati a un ruolo innovativo. In Italia e in Europa, hanno le risorse e la fiducia necessarie per questo compito? Qual è la loro percezione delle istituzioni e delle opportunità di cambiamento? L'Europa rappresenta ancora una promessa di progresso? L'incontro presenterà dati e riflessioni sui giovani, basati su ricerche di Scomodo e del Forum Disuguaglianze Diversità, e discuterà le loro azioni e impatti a livello locale e globale.
Introduzione di Cecilia Pellizzari e Fabrizio Barca, dialogo tra Federica Vinci, Giorgio Brizio e Wietse van der Werf, e conduzione di Edoardo Bucci.
Ore 10.30 - 19.00, Piazza Plebiscito: INGEGNI CREATIVI - Scienza, arte e tecnologia in piazza.
Durante il Festival del Pensiero Contemporaneo, la Fondazione Golinelli di Bologna offre una giornata di attività interattive per tutte le età, con esperienze ludiche e immersive nel campo dell'arte, della scienza e della tecnologia. Consulta il programma dettagliato a questo link.
Ore 11.30 - 12.30, Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano: LA SCUOLA ALLE PRESE CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Come crescere oggi tra apprendimento ed emozioni.
Il panel esplorerà come la tecnologia, in particolare l'intelligenza artificiale (IA), influisce sull'apprendimento e la crescita. Si focalizzerà sulle ultime tendenze dell'IA nell'educazione, le opportunità e le sfide dell'integrazione dell'IA nei processi educativi e l'impatto sulla formazione professionale.
Interverranno Giulia Lorenzoni, Daniele Bruzzone e Adriano Fabris, con la moderazione di Marzia Foletti.
Ore 12.00 - 13.00
Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi: PICASSO, UNA VITA DA STRANIERO - Racconto inedito del più grande artista del Novecento.
Annie Cohen-Solal, attraverso documenti inediti, offre una nuova interpretazione della vita di Picasso nel suo libro "Picasso. Una vita da straniero". L'autrice esplora il difficile rapporto dell'artista con la Francia, dove, nonostante il suo riconoscimento postumo, fu vittima di sospetti e discriminazioni come straniero. Cohen-Solal sottolinea come la vicenda di Picasso rifletta attuali questioni di xenofobia. L'autrice, curatrice di due mostre su Picasso, discuterà queste tematiche con la storica dell'arte Elisa Mogavero.
Sala dei Teatini: COME SARÀ L’ASIA, COME SAREMO NOI - Tra demografia e tecnologia.
Il dialogo esplora l'influenza crescente dell'Asia in vari settori come economia, tecnologia e cultura, anticipando tendenze che potrebbero modellare le società occidentali. Si discute di come l'Asia stia affrontando sfide globali come la crisi demografica e climatica, la trasformazione urbana, l'automazione e l'uso dell'intelligenza artificiale. Temi come l'uso della valuta digitale, la chirurgia a distanza e la carne cellulare sono già realtà in alcune parti del continente, offrendo spunti per il futuro del mondo occidentale, ma anche errori da evitare.
Dialogo tra Beatrice Leanza, Moritz Rudolph e Simone Pieranni. Conduce Paolo Glisenti.
Teatro Gioia: L’ARTE DI ESORDIRE - Per una nuova educazione sentimentale.
Il dialogo tra Beatrice Salvioni e Greta Olivo, moderato da Martino Gozzi, esplora il processo di creazione di un libro, dalle difficoltà come il blocco dello scrittore alla mancanza di ispirazione. Le due autrici parleranno dei loro esordi letterari con "La malnata" e "Spilli", entrambi di successo, condividendo le sfide e le tappe che hanno affrontato nel percorso di scrittura.
Ore 12.00 - 13.30
Laboratorio Aperto Piacenza (Ex Carmine): DONNE, FINANZA E ETICA - Fare l’Italia contemporanea
Spesso si associa il denaro solo a banche e schemi finanziari, dimenticando che è un prodotto umano, legato sia alle difficoltà che agli aspetti positivi della vita e delle storie personali. Il libro di Natascha Lusenti mette in luce come, dietro il denaro, vi siano storie di donne che, nonostante difficoltà e discriminazioni, sono riuscite a riscattarsi, a fondare aziende di successo e a produrre opere famose. L'autrice sottolinea l'importanza del senso di comunità e del sostegno reciproco per immaginare un futuro migliore. Sebbene le lotte femminili abbiano iniziato a dare i loro frutti, c'è ancora strada da percorrere, e il dialogo invita a riflettere sul coraggio necessario per affrontare le sfide che restano.
Dialogo tra Anna Fasano, Jennifer Guerra e Natascha Lusenti. Conduce Federico Ferrazza.
Palazzo Rota Pisaroni: È DAVVERO IMPORTANTE LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI?
Per anni, lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento dei mari sono stati rappresentati come scenari drammatici e quasi apocalittici. Tuttavia, con il tempo, la società ha normalizzato questo cambiamento dell'ecosistema globale, parlando sempre meno del fenomeno, fino a considerarlo come una notizia ormai superata. In realtà, lo scioglimento dei ghiacciai è tuttora in corso e in modo sempre più grave. La lectio di Heïdi Sevestre esplora quanto i ghiacciai si siano già sciolti e la rapidità con cui continuano a farlo, evidenziando l'urgenza di agire per contrastare ciò che potrebbe presto diventare irreversibile.
Ore 12.30 - 13.30, Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano: PROMPTING! - L’arte di fare le domande giuste a ChatGPT.
Nell'era della "bot generation" e dei modelli linguistici come ChatGPT, il concetto di parola come gesto automatico non è nuovo, ma è stato accelerato da recenti tecnologie, promettendo un futuro con macchine creative. La lezione di Niccolò Monti esplorerà le origini del "prompting", interrogandosi sulle differenze tra impartire comandi e conversare con un chatbot, e sul valore di testi scritti interagendo con le macchine. Analizzando come la letteratura e la sperimentazione con i computer abbiano influenzato la scrittura, la lezione discuterà sia le opportunità creative che le preoccupazioni sociali, climatiche ed etiche legate all'uso di bot.
Ore 15.00 - 16.00, XNL Piacenza: GIOCARE SUL SERIO - Motivazione, soddisfazione e crescita nello sport italiano.
Dopo le Olimpiadi e le Paralimpiadi, è fondamentale valutare il bilancio dell'Italia non solo in termini di medaglie, ma anche riguardo allo spirito e alla partecipazione dimostrati. Il focus è sull'importanza dei Giochi Olimpici come occasione per celebrare i valori dello sport, il senso di impegno, collaborazione e crescita personale.
Ferdinando De Giorgi e Luca Pancalli discuteranno di questi aspetti, mentre Chiara Piotto condurrà il dialogo. Evento a numero chiuso. Accedi per poter partecipare.
Ore 15.00 - 17.00, Laboratorio Aperto Piacenza (Ex Carmine): MORIREMO VERDI? - Quale futuro per il Green Deal europeo.
Dialogo tra Charles Sabel e Rossella Muroni. Conducono Alessandro Fusacchia e Fabrizio Barca.
Ore 15.30 - 16.30
Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano: PIRESSIA - Il fuoco dell’arte contro l’ottenebramento degli ancora umani.
Viviamo nell’era della paurosità. Ovunque è sfacelo. L’operazione di accecamento planetario è quasi compiuta. Le talpe hanno il controllo. Le lucciole però non mollano: la lotta è infinita. E c’è un’altra buona notizia: la carne marcisce ma la fiamma dell’arte è immortale e si reincarna negli artisti di fuoco. Opera di viaggio e sconfinamento, Piressia irradia intorno a una rivelazione, esito di una spericolata investigazione: il fuoco della poetessa Emily Dickinson s’è reincarnato nella cantante Billie Holiday attraverso il prosatore Franz Kafka. Notte Caosmica e Veggenza Ignea, pirosofi e suprematisti, Colpo di Mondo e Falò della Morte, onirealtà e subsconcio, supertope e poker talpe, Fobovirus e Ultrapaura, stili di fuoco e stili di cuoco: d’invenzione in invenzione, d’intuizione in intuizione, scrivendo cose dell’altro mondo Jonny Costantino spacca il capello dell’oggi e alza vertiginosamente la posta in gioco della vitarte.
Un dialogo tra Jonny Costantino e Stefano Zenni.
Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano: GENITORI CONTEMPORANEI
Si parla sempre delle giovani generazioni, di come sono a confronto con quelle che le hanno precedute. Molto meno si parla di come (non) cambino i genitori, di questo mestiere complicatissimo che si impara solo facendolo. Cosa vuol dire essere madri e padri oggi? Come far sì che siano all’altezza dei figli in una società (e un’epoca) fatta di sempre meno certezze? E come assicurare che padri e madri siano alla pari - nelle possibilità e nelle responsabilità - e che la genitorialità possa essere vissuta appieno, felicemente e autenticamente, senza più appigli agli stereotipi del secolo scorso e sempre più spesso anche al di fuori dalla famiglia tradizionale?
Dialogo tra Francesca Fiore e Tommaso Nannicini. Conduce Luna Esposito.
Palazzo Gotico: ACCENDERE L’IMMAGINAZIONE
“Una volontaria sospensione dell’incredulità”. Vivendo, siamo aperti a un futuro che non conosciamo ma che desideriamo grazie alla nostra capacità di immaginazione. Senza immaginazione non c’è attesa e neanche preparazione per il possibile. Senza immaginazione non riusciamo ad essere pronti per la vita, né possiamo avere fiducia. Perché noi siamo abituati al «probabile», a quello che le nostre menti suppongono che, statisticamente parlando, possa accaderci o accadere in generale. Abitiamo il «prevedibile». Invece, spesso ci manca l’immaginazione del «possibile», che a volte viene confinato nel mondo dell’utopia. Non siamo abituati ad abitare nella possibilità, come invece recita un verso di Emily Dickinson: I dwell in possibility. Abbiamo allora bisogno di un ritrovato «realismo» che rompa i nostri schemi e che ci apra a immaginare un mondo diverso: «fare nuove tutte le cose», come si legge nell'Apocalisse.
Una lectio di Antonio Spadaro. Evento a numero chiuso. Accedi per poter partecipare.
Ore 17.00 - 18.00
Laboratorio Aperto Piacenza (Ex Carmine): LA TECNOLOGIA È DI TUTTI - Tecnofemminismo e battaglie sociali dal microonde all’intelligenza artificiale.
Come intervenire per fare in modo che le rivoluzioni tecnologiche non portino a involuzioni sociali? Soprattutto oggi, dove basta un semplice algoritmo per discriminare un intero gruppo sociale, col rischio non solo di riprodurre o perpetuare ingiustizie antiche, ma perfino di amplificarle? Ripercorrendo – attraverso le lenti del femminismo – la storia della tecnologia possiamo attraversare anche quella dell’esclusione sociale: ogni invenzione, dalla bicicletta al forno a microonde, fino all’intelligenza artificiale, è sempre il risultato di scelte precise, valori e compromessi umani che causano forti impatti sulla società. Cosa ci insegna davvero il passato, se vogliamo davvero osservare il presente e provare così a correggere un futuro che non è (ancora) inevitabile?
Dialogo tra Diletta Huyskes e Judy Wajcman. Conduce Sabina Minardi.
Teatro Gioia: UN ITALIANO DIVERSO - Vita e (non) morte di Giacomo Matteotti.
Questa biografia esplora il lato umano e politico di Giacomo Matteotti, basandosi su una ricca corrispondenza con la sua compagna dal 1912 al 1924. Le lettere rivelano la sua forza e le sue fragilità, offrendo uno spaccato della vita in un Polesine povero e dell'Italia agli albori del fascismo. Matteotti emerge come un uomo intransigente e divisivo, che non esitava a criticare amici e avversari, e che sacrificò molto per la sua causa. Nonostante il mito postumo, durante la sua vita fu un politico controverso e un acuto osservatore del regime fascista, il cui coraggio gli costò la vita.
Lectio di Gianpaolo Romanato.
Palazzo Rota Pisaroni: SOPRA E SOTTO LA TERRA - Chi controlla l’infrastruttura digitale globale?
Abbiamo talmente associato il digitale con l’immateriale che fatichiamo a pensarlo in termini di infrastruttura e a renderci conto di quanto quest’ultima sia in realtà strategica, delicata e al cuore di molte delle dinamiche di potere politico ed economico a livello internazionale. Ma la verità è che i nostri cieli sono sempre più affollati di satelliti, i nostri oceani di cavi sottomarini, e che chi li costruisce, gestisce, e controlla è “il nuovo padrone del mondo”. Per capire decisioni di grandi multinazionali e governi, serve avere chiaro cosa letteralmente corre ogni giorno sotto e sopra la terra, quali siano i confini e come vengano ridisegnati in base agli equilibri geopolitici e industriali, che implicazioni questo abbia sul progresso vs monopolio tecnologico e sulla democrazia a livello globale.
Dialogo tra Antonio Deruda e Frediano Finucci. Conduce Chiara Piotto.
Ore 17.00 - 18.30, Sala dei Teatini: IL FUTURO DELLE ORGANIZZAZIONI - Imprese e fondazioni come organizzazioni da ripensare.
Dialogo tra Anna Maria Fellegara, Carola Carazzone e Giulia Guglielmini. Conduce Emanuele Bevilacqua. Con una testimonianza di YouthBank.
Ore 17.00 - 19.00, Teatro Filodrammatici: COME PUÒ MERAVIGLIARSI CHI STA AI MARGINI?.
La “Meraviglia” come chiave per cambiare il senso comune, ma con l’attenzione di non lasciar fuori “i margini”, perché spesso – meno attrezzati – rischio che anche la “meraviglia” diventi questione da “benestanti”. E sappiamo che nei margini è più difficile gestire le solitudini i cui siamo immersi (lacerazioni delle comunità, senso di abbandono e non riconoscimento) – solitudini per altro inadeguate in un’epoca che per la complessità che propone non è un’epoca da solisti – ma avrebbe bisogno di orchestre E nella solitudine è più difficile reagire alla “stupore” e/o allo “spavento” determinati dal fare i conti con la complessità Quindi occorre tener conto dei margini, anzi mettere i margini al centro come chiave di lettura della realtà, perché la realtà dai margini si vede meglio. Lavorare sui linguaggi e sulle narrazioni, sugli spazi di progettazione sulla costruzione delle forme della partecipazione per renderli accessibili a tutte e tutti.
Dialogo tra Claudia Bernabucci, Danilo De Luise e Valentina Sacchetto. Monologo finale di Maurizio Capone. Introduce e conduce Andrea Morniroli.
Ore 19.00 - 20.00
Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano: COME SI SCRIVE UNA GRANDE STORIA.
L’umanità ha sempre raccontato storie per moltissime diverse ragioni: per distrarsi, per comprendere se stessa e il mondo, per tramandare la propria conoscenza, per suscitare emozioni. Oggi di storie siamo letteralmente circondati, e questo non rende più facile scriverle: al contrario, può essere molto complicato capire come dare vita a una grande storia che riesca a coinvolgere, che non stanchi, che non sembri uguale a mille altre. In questo incontro, uno sceneggiatore e un professore di estetica si confrontano, offrendo esperienze e strumenti utili a non subire le narrazioni imposte dall’esterno, non rimanere bloccati davanti alla pagina bianca e catturare l'immaginazione del pubblico.
Dialogo tra Francesco Trento e Nicola Perullo. Conduce Maura Gancitano.
XNL Piacenza: MASCHI DEL FUTURO.
Negli ultimi anni ci siamo soffermati a lungo sul modo in cui il patriarcato danneggia le donne. Sull’impatto negativo che ha sull’occupazione femminile, sulla violenza domestica, sui diritti. Ma quali sono gli effetti del patriarcato sugli uomini? I dati ci dicono che il malessere degli uomini è aumentato. Gli uomini vivono mediamente meno delle donne, il tasso di suicidio per loro è di tre volte superiore rispetto alle donne, e sono sempre più soli. Cambiare la narrazione di cosa voglia dire "diventare uomini" per le nuove generazioni è urgente se si ha a cuore il benessere dei ragazzi, e dell'intera collettività. Chi sono allora i "maschi del futuro", e di cosa c'è bisogno per essere custodi in modo nuovo del nostro benessere?
Dialogo tra Claudio Nader e Francesca Cavallo. Conduce Federico Ferrazza.
Palazzo Gotico: LA CITTÀ VIVENTE.
Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Concependola sempre di più come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura.
Lectio di Stefano Mancuso. Evento a numero chiuso. Accedi per poter partecipare.
Laboratorio Aperto Piacenza (Ex Carmine): VENUTO DAL FUTURO - L’eredità di John von Neumann e le grandi avventure della scienza contemporanea.
Per molti è stato l’essere più intelligente mai vissuto sulla terra – un alieno in grado di imitare alla perfezione gli umani, scherzavano i colleghi. Ma chi era davvero John von Neumann nessuno è mai riuscito a decifrarlo. Il paragone scontato con Einstein non aiuta a capire, giacché i due non potevano essere più diversi, soprattutto in campo scientifico: a Princeton, mentre uno inseguiva il miraggio di una teoria unificata della gravitazione e dell’elettromagnetismo, l’altro disegnava l’architettura del primo calcolatore programmabile modernamente inteso, la stessa che ritroviamo oggi nei nostri smartphone. Indifferente alle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, von Neumann guardava al futuro con la capacità quasi infallibile di individuare i settori in cui il suo contributo avrebbe determinato il nostro destino: l’intelligenza artificiale, gli automi cellulari, la teoria dei giochi, la bomba atomica. Era un genio, ma lontanissimo dallo stereotipo del nerd asociale: un bon vivant che amava i party, le Cadillac e le belle donne; un uomo pieno di debolezze e ambiguità, come testimonia l’inaspettata conversione al cattolicesimo in punto di morte; una figura controversa, bersaglio di feroci critiche per l’estremo cinismo con cui sostenne la necessità di un attacco nucleare preventivo contro l’Unione Sovietica. Ma innanzitutto – come ci ricorda Bhattacharya – una mente capace di fornire gli strumenti per affrontare il futuro da cui sembrava provenire, proprio mentre era disposta a riportarci all’età della pietra.
Dialogo tra Ananyo Bhattacharya ed Eugenio Coccia. Conduce Lara Crinò.
Sala dei Teatini: LIBIA E DINTORNI - Storia, letteratura e geopolitica dei nostri confinanti dimenticati.
Che fine ha fatto la Libia? Uscita dalla cronache, anche per l’addensarsi di altre notizie da fronti più caldi – dall’Ucraina a Gaza –, sembra non essere più una terra a cui guardare, se non quando l’ennesimo sbarco di migranti o l’ultima tragedia in mare ci riporta, per qualche minuto, a considerare quella strettoia geografica e storica rappresentata da poche decine di miglia marine. Ma cosa sta continuando a succedere in Libia e negli altri Paesi del Nord Africa? Tutto tace o tutto ribolle? Siamo all’indomani di una qualche stabilizzazione, politica, economica e/o sociale, o alla vigilia di nuove esplosioni? E che cosa sta covando – dall’Algeria all’Egitto – in questo presente in cui siamo ‘distratti’ da altro? Soprattutto, come recuperare, assieme alla geopolitica e ad una cronaca spesso tragica, i colori di storie, letterature, culture immensamente ricche che ci aiutino a capire questi mondi così prossimi al nostro?
Dialogo tra Fernando Gentilini e Mary Fitzgerald. Conduce Luna Esposito.
Ore 21.30 - 22.30
XNL Piacenza: AGE PRIDE - Per liberarci dai pregiudizi sull’età.
Un terzo della popolazione italiana è composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? Perché sia una conquista (un privilegio, una festa), bisogna liberarsi degli stereotipi, quelle «finte verità mai verificate, ma stabilizzate dalla ripetizione che ci rendono pavidi e conformisti». Sono le sbarre della gabbia che imprigiona il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani. Vanno divelte, per liberare la forza e l’intelligenza che l’accumularsi di anni, esperienze e consapevolezza ci hanno regalato. Age Pride è una requisitoria contro l’ageismo, tutto, anche quello introiettato, di cui spesso non ci rendiamo conto. È un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è piú giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»). Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnati. Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore.
Lectio di Lidia Ravera.
Teatro Gioia: COMPLICITÀ
Il fondatore della letteratura russa moderna, Puškin, aveva un censore speciale, lo zar Nicola primo. Non poteva pubblicare niente che non fosse stato letto e approvato da Nicola. Nicola aveva fatto istituire, dalla polizia segreta, un ufficio i cui funzionari avevano il compito di controllare i movimenti di Puškin. Jurij Lotman si stupisce del fatto che questo ufficio è stato chiuso anni dopo la morte di Puškin. Ci son stati dei funzionari del governo russo il cui compito è stato, per anni, seguire un morto. Ora, mi sembra innegabile che la censura è un segno del fatto che lo stato ha paura, della letteratura, e quando dalla casa editrice russa AST mi hanno fatto sapere che avevano quasi finito di tradurre il mio romanzo su Anna Achmatova ma che, per pubblicarlo, avrebbero dovuto censurarlo, io, devo dire, sono stato anche contento, un po’. Quando poi una persona mi ha detto che, se avessi accettato gli interventi censori, sarei stato un complice di Putin io ho pensato Ma davvero?
Lectio di Paolo Nori. Evento a numero chiuso. Accedi per poter partecipare.
Ore 21.30 - 23.00, Piazza Cavalli: LE ARMONIE DELL’ARTE - La Contemporaneità.
«Contemporaneità» è un concetto sfuggente, impreciso, equivoco. Forse, in arte si può definire ciò che è contemporaneo solo per negazione. E forse, ci si può avvicinare allo spirito del proprio tempo solo per analogie, per accumulo disordinato di immagini. Eppure, succede talvolta che qualcosa di istintivo ci faccia percepire un’opera come radicalmente nuova, come singolarmente rappresentativa dell’epoca in corso. Nella musica succede più spesso che altro, forse grazie alla sua ineffabilità che permette al contemporaneo di manifestarsi prima e più chiaramente che in ogni altra disciplina.
In un dialogo a due – una voce umana e una musicale – cercheremo di afferrare lo spirito del presente, come si farebbe con un insetto. Cosa significa «essere contemporanei» oggi, per un artista, per un musicista, per uno scrittore? È ancora una sfida sensata? È una sfida ingaggiata contro che cosa? Ed è ancora possibile vincerla, in un presente di trasformazione rapidissima del linguaggio, della tecnologia, della sensibilità, dei confini interiori e geografici e - in piena dell’intelligenza artificiale - della nozione stessa di «realtà»?
Uno spettacolo con PaoloGiordano e FontanaMIX String quartet. Una coproduzione di Innovio e Teatro Comunale di Bologna con il sostegno di Illumia.
Ore 23.30, Teatro Gioia: A CAVALLO DI MEZZANOTTE - Siamo Cosmofonia. Fragori, scoppi, bisbigli, ronzii, silenzi e altri suoni di animali, esseri umani, macchine e pianeti.
Diamo spesso i suoni per scontati. Sono come un sottoprodotto della dimensione del visibile - alla magnificenza del fulmine, segue inevitabilmente il rombo del tuono. E invece niente è scontato: i suoni dipendono dalla composizione dell’atmosfera, e quindi la risata di vostro figlio, la vostra canzone preferita, il rumore di un vetro infranto suonerebbero completamente diversi su Marte, Venere o una luna sperduta di Saturno. Da qui parte Caspar Henderson, che dopo averci raccontato le meraviglie del regno animale, usa la dimensione sonora per raccontarci l'intero cosmo. Cosmofonia è un grande catalogo dei suoni dell'universo, dall'infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal gracidare di una rana in una notte d’estate all’esplosione di un vulcano, dal silenzio gelido del cosmo al battito del nostro cuore.
Alessandro Fusacchia e Andrea Colamedici dialogano con Caspar Henderson. L’evento si svolgerà in inglese, senza traduzione simultanea.
Tutte le date:
appartiene a
Dal 19 settembre al 23 settembre 2024
La città
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Val Trebbia
La Val Trebbia, grazie al suo collegamento naturale con il territorio genovese, divenne storicamente molto importante come culla di una delle più importanti “Vie del Sale” del territorio italiano. Inf
La chiesa di San Marziano è la parrocchiale di Ottone, appartenente alla diocesi di Piacenza-Bobbio. Nel Basso Medioevo l’originaria cappella di Ottone fu distrutta da una frana cosicché nel XII secol
Val Nure
La storia del territorio di Ferriere si perde nel primo millennio, ma l'avvento della popolazione si fa risalire all'Età del Ferro, epoca in cui vi si stabilirono le popolazioni liguri. Ferriere quind
Con Corte Brugnatella si intende il territorio comunale che tocca sia la Val Trebbia sia la Val d’Aveto; la sede del municipio è situata a Marsaglia, piccolo centro di villeggiatura lungo la SS 45. Ci
Se sei un’amante della natura non puoi perderti questo luogo incontaminato nella valle del torrente Carlone, nei pressi di San Cristoforo di Bobbio, area in cui vi sono numerose cascate e cascatelle.
Il duomo, o Concattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, fu fatto erigere dal vescovo Guarnerio attorno al 1073 e fu sede vescovile sino al 1989, quando la Diocesi di Bobbio è stata aggregata a Piace
Il Museo dell’Abbazia, allestito nelle sale che anticamente ospitavano il famoso scriptorium e la prestigiosa biblioteca, raccoglie preziose testimonianze storiche e artistiche che spaziano dall’arche
L’attuale basilica fu costruita per opera dei monaci benedettini, tra il 1456 ed il 1522, sopra i resti della chiesa conventuale del IX secolo, causando l’interramento della pavimentazione recante il
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